La morte nell’arte
Uno dei temi più utilizzati nell’mondo dell’arte è quello della morte: a partire dai tempi antichi fino a oggi la pittura e la scultura religiosa sono le due categorie che la rappresentano più spesso.
La religione cristiana sembrava quasi ossessionata dalla figura della morte ma, poiché il proprio credo fa da filtro tendiamo a perderci in tutte le sfumature del suo significato, negli ultimi tempi sia le figure religiose che i credenti hanno perso l’interesse e vedono la raffigurazione della morte nell’arte come il racconto di fatti accaduti in passato.
È necessario immedesimarsi nella religione vista come cultura di base in cui in passato ogni individuo era coinvolto. La religione era parte integrante della vita, non era qualcosa di esterno e separato.
Solo facendo questo piccolo sforzo di immedesimazione è possibile comprendere a pieno le opere che raffigurano la morte commissionate dalla Chiesa o con temi religiosi.
Inoltre, bisogna anche fare riferimento all’iconografia dell’epoca che i pittori adoperavano. Quando a un artista veniva commissionata un’opera, non poteva immaginare cosa rappresentare da solo ma doveva seguire dei precisi modelli che tutti sarebbero stati in grado di comprendere.
Le morte nell’arte: le scene più rappresentate
Una delle scene che sono state rappresentate di più della morte nell’arte è quella della deposizione di Cristo dalla croce: è una scena che molti artisti del medioevo e del rinascimento hanno rappresentato.
Una delle opere più famose è “La Pietà” di Michelangelo, oggi conservata nei musei vaticani. In un primo impatto la statua può sembrare un fatto narrato nel Vangelo, ossia la morte di Gesù ma se si scava più a fondo nell’iconografia se ne può comprendere meglio il significato.
L’opera rappresenta Maria che tiene in grembo il corpo del figlio morte. È una madre che ha appena perso il figlio, cosa che non era per niente rara in passato. Al giorno d’oggi è una lettura che non ha molto senso poiché viviamo in una società sana e quasi senza guerre. In passato invece tra malattie e guerre era un fatto assai più comune.
Questo tipo interpretazione si può applicare a qualsiasi altra opera d’arte, religiosa o no. Da tutte le Pietà rappresentate negli anni dai vari artisti, alla “Deposizione” di Raffaello fino alla “Pala di Brera” di Piero della Francesca.
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